L’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa della diagnosi, prevenzione e trattamento delle malocclusioni.
Cosa sono gli apparecchi ortodontici?
Gli apparecchi ortodontici possono essere fatti di diversi materiali tra cui metallo, ceramica o plastica trasparente. Essi possono essere rimovibili o fissati ai denti. Attraverso una forza leggera, costante e controllata, questi apparecchi spostano lentamente i denti nella posizione corretta, restituendo al paziente il sorriso che ha sempre desiderato.
Quanto dura un trattamento ortodontico?
Dipende da diversi fattori come età del paziente, tecnica di trattamento e dall’entità e difficoltà del singolo caso. In linea generale può variare da 6 mesi a 3 anni di terapia.
Tipi di apparecchi:
Brackets tradizionali metallici
Sono il tipo più comune di apparecchio e ad oggi sono molto più comodi per il paziente rispetto al passato. Realizzati in acciaio inox di alta qualità, raddrizzano i denti utilizzando degli archi e degli elastici colorati.
Brackets autoleganti
Sono fatti dello stesso materiale dei tradizionali. Sono più sofisticati, non richiedono l’utilizzo di elastici e permettono di ottenere dei movimenti più rapidi con forze più leggere rispetto ai tradizionali. Garantiscono al paziente un maggiore comfort e una minore durata del trattamento.
Brackets in ceramica
Sono fatti in ceramica e sono meno visibili rispetto ai brackets in metallo, infatti vengono utilizzati nei pazienti che hanno maggiori esigenze estetiche. Questo genere di apparecchio richiede una maggiore attenzione nell’igiene orale: i brackets sono più grandi e più fragili rispetto a quelli in metallo.
Apparecchi invisibili
Sono delle mascherine acriliche invisibili, comode e rimovibili che raddrizzano i denti come gli apparecchi tradizionali. Sono creati su misura in base alle caratteristiche dei singoli denti e possono essere rimossi in qualsiasi momento aiutando a seguire più facilmente una corretta igiene orale. Tra gli svantaggi di queste apparecchiature ci sono sicuramente il fatto che il successo è legato alla compliance del paziente (meno si tengono meno funzionano) e che sono controindicati nei casi particolarmente complessi.